liberta linux < liberta bsd ?

Quando la scelta di un programma, di un sistema operativo non è solo legata alla preferenza o al budget...
La filosofia che sta dietro a Linux
Stemby
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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da Stemby »

In realtà l'autore originale può chiedere la cessione dei diritti di sfruttamento economico a lui stesso, come condizione per accettare le modifiche.

In questo caso può continuare a rilasciare il software in doppia licenza (GPL + proprietaria).

La cessione dei diritti di sfruttamento economico ha dei pro e dei contro; ad esempio se fosse stata imposta nel progetto Linux, ci sarebbe la possibilità di passare alla GPL3, cosa oggi sostanzialmente impossibile: bisognerebbe contattare ogni singolo contributore e domandargli se sia d'accordo nel cambiare licenza (da GPL2 a GPL3), e tutti dovrebbero esserlo...

Ciao!
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HAL 9000
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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da HAL 9000 »

Non penso che la libertà offerta da licenze BSD sia maggiore di quelle GPL, premesso che entrambe sono licenze libere e pertanto soddisfano le quattro libertà fondamentali. Direi piuttosto che sottintendono un concetto diverso di libertà.
Le licenze BSD pongono l'enfasi sulla libertà di riutilizzo del codice sorgente rilasciato in qualsiasi altro contesto, a costo anche della libertà del software, dato che le opere derivate possono potenzialmente diventare non libere. Quelle GPL si occupano di proteggere la libertà del software rilasciato, in riferimento alle quattro libertà fondamentali, e garantiscono che qualunque modifica apportata, se ridistribuita, sarà ancora software libero. Quelle GPL sono "copyleft", mentre le BSD no.

Se sia più libero un approccio o l'altro dipende esclusivamente dalle proprie inclinazioni personali, a seconda che si privilegi la libertà formale a quella sostanziale o viceversa.
La maggior diffusione, inizialmente almeno, delle licenze GPL è dovuta al maggiore successo dei sistemi GNU/Linux rispetto alle controparti BSD. In secondo luogo è stato proprio con Richard Stallman e il progetto GNU che si è iniziato a parlare di software libero per come lo intendiamo oggi.

Se per un'azienda di notevoli dimensioni è ininfluente la licenza adottata, e tendono anzi a preferire quelle simili a BSD quando rilasciano software libero, per le comunità virtuali la licenza GPL continua a essere la più diffusa, anche se in contrazione rispetto al passato.
Ricordarsi di modificare il primo messaggio della discussione per aggiungere [RISOLTO] prima del titolo, quando conclusa.

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GipPasso
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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da GipPasso »

Le licenze gpl-like non costringono gli altri programmi a easere gpl. Se vuoi migliorare moltissimo un programma gpl semplicemente lavora in modo modulare e chiudi i tuoi moduli. Se prendi un codicegpl devi rispettare la libertà dell'autore nel vincolare le future licenze di quel software.

Nessuno che sa anche poco pensa che gpl sia la massima libertà. Però quanti pensi conoscano lo stato delle licenze nel dipartimento AI del MITA negli anni settanta!?!
Già tanto che ti dicano che linux è libero. Bill Gates rivoluzionò e scandalizzò chiudendo il codice. E non fu neppure il primo che fu, se non erro Xerox.

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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da Stemby »

GipPasso ha scritto:E non fu neppure il primo che fu, se non erro Xerox.
Sì, è stato il driver proprietario (e buggato) di una stampante Xerox a far partire il progetto GNU, quasi 30 anni fa.

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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da More+ »

maxt ha scritto:
con le licenze gpl manca questa ulteriore liberta'... (allora perche' strapparsi i panni di dosso per dire che linux e' libero come se fosse la novita' del secolo, quando software liberi c'erano anche prima e addirittura erano anche piu' liberi?.. mah)
Non credo che nessuno neghi il fatto che le licenze GPL siano molto restrittive
infatti esse non intendono garantire la libertà ai programmatori di fare quello che vogliono con il codice (degli altri)
ma si prefiggono di garantire la libertà agli utenti (tutelando anche i diritti dell'autore) lasciando che essi possano liberamente godere per sempre di tutte le migliorie e/o varianti che qualsiasi programmatore applicherà al codice sorgente.


Certo, per il programmatore che vuol prendere comodamente il lavoro degli altri è una restrizione pesante,
ma se ci pensi è un principio equo e consolidato: "se vuoi avere devi dare"

Le BSD, invece, puntano a dare altre libertà ma ne tolgono delle altre.
In conclusione nessuna delle due si può definire in modo univoco "più libera". Cambia il punto di vista. Sicuramente per te che vuoi utilizzare del codice altrui risultano indubbiamente più libere le BSD e nessuno potrà negarlo. La tua considerazione è corretta come quella degli altri.

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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da marcomg »

Ma diciamo che se uno preferisce la gpl usa la gpl, se preferisce la bsd usa la bsd e se non ne preferisce nessuna delle due ne usa un'altra!
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wtf
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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da wtf »

Non sono pratico di licenze, però su wikipedia si dice chiaramente che le licenze BSD sono meno restrittive della GPL.
Dire che le licenze BSD siano più libere risulta problematico semplicemente perché è difficile dare una definizione di libertà univoca in questo contesto.
Più che un problema tecnico è un problema filosofico, nel vero senso del termine.
Cose da sapere:
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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da paolo89 »

maxt ha scritto:
a me pare che proprio la quarta liberta' sia fuoriviante.. piu' che una liberta pare un obbligo
Credo solo siano due tipi di libertà diverse, una regolamentata e l'altra no.
La libertà è solo una parola, definirla è difficile.
Io credo fermamente che la libertà di ciascuno finisca dove inizia quella altrui, la GPL fa proprio questo, impedisce di calpestare le libertà altrui.
Anche negli stati “civili” la libertà è limitata da regole chiamate leggi (che impongono obblighi), lo stesso vale per le licenze.
Io personalmente non amo le licenze di stampo BSD, MIT o in generale non copyleft, perché permettono di “rubare” il lavoro altrui.
Mettiamo caso che tu scriva un programma di messaggistica gratuito per cellulari, lo distribuisci sotto licenza BSD, un secondo programmatore lo prende, modifica quel tanto che basta per renderlo incompatibile col vecchio protocollo di comunicazione, cambia nome e crea un'icona carina, pubblicizza il prodotto e si fa pagare da ogni utente una somma annualmente, ti sembra giusto?
L'unico problema delle licenze copyleft è che proprio per loro natura sono incompatibili tra loro, ma standardizzando il più possibile, il problema non si pone.
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Danielsan
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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da Danielsan »

maxt ha scritto:e che senso ha vendere un software ed essere costretto a dare gratis i sorgenti ?? (se uno vuole rilasciarli ok.. ma essere obbligati mi sembra l'esatto opposto di liberta)
non c'e' liberta' di sfruttamento economico, e' questa e' una limitazione fortissima di liberta'...
Infatti non sei costretto a dare a gratis i sorgenti ne tanto meno i binari. Li devi distribuire insieme anche se a pagamento.
È unicamente solo una questione di opportunità economica, tu puoi prendere il software X fallo diventare XX e distribuirlo a pagamento ma poi potresti incappare nel rischio di non trovare acquirenti, quindi quanto ne varrebbe la pena?
Al rovescio se paghi per un software e precisamente per i suoi sorgenti 100.000 € è tua facoltà ridistribuirlo gratuitamente, ma lo faresti? Probabilmente ridistribuirai i tuoi sorgenti a 110.000 € se pensi che migliorino l'originale.
Io credo che GPL non vuole dire gratis, il fatto che molti progetti siano gratis è perché non avrebbero ne mercato e ne diffusione se fossero in vendita.
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Re: liberta linux < liberta bsd ?

Messaggio da char me[11]; »

maxt ha scritto:ogni tanto mi viene a mente questa domanda: come mai tutti parlano di liberta' in linux quando poi' nei sistemi *bsd c'e' maggiore liberta'? perche' tutti parlano di software libero per linux quando il software libero c'e' sempre stato ed era anche piu' libero?
parlare di "liberta'" non e' propriamente corretto in ambito licenze software, sarebbe piu' corretto parlare di tutele; le licenze software ci sono per tutelare una certa categoria di soggetti; nascono per tutelare l'interesse pubblico (i cittadini) con l'idea che fare alcune concessioni agli autori di un'opera di ingegno faciliti la creazione di nuove opere di ingegno; significato poi travisato ed individuato in dei presunti diritti naturali che avrebbero i creatori di opere di ingegno su suddette opere (il diritto d'autore non e' un diritto naturale come il diritto di possesso, visto che il bene puo' esser posseduto simultaneamente da piu' soggetti ed e' impossibile stabilire chi ci abbia pensato per primo; quindi lo sfruttamento di un'opera di ingegno non e' un diritto a prescindere ma una concessione che lo stato fa per tutelare gli interessi della collettivita').
Chiusa questa parentesi e chiarito che non si parla di liberta' ma di tutele, la maggior differenza tra le licenze bsd e le gpl e' che le prime nascono per tutelare chi finanzia lo sviluppo (le bsd nascono in contesti universitari americani, laddove aziende private finanziavano lo sviluppo del codice con la possibilita' di fruirne ed usarlo in ambito closed; anche oggi ad esempio freebsd e' finanziato da aziende che offrono prodotti chiusi basati sul OS in questione, come apparati di rete o nas), mentre le seconde nascono per tutelare l'utente finale; quindi il punto non e' quale licenza sia piu' libera ma quale licenza tuteli la categoria che tu sviluppatore intendi tutelare (ovviamente se vuoi tutelare in primis te stesso, la scelta migliore non e' ne bsd ne gpl ma una licenza proprietaria).
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